UN NOBEL SCANDALOSO: LA POSIZIONE DEL VATICANO


L’assegnazione del Premio Nobel per la medicina del 2010 ha suscitato molte polemiche.


Il presidente della Pontificia accademia per la Vita, mons. Ignacio Carrasco de Paula"Ritengo che la scelta di Robert Edward sia completamente fuori luogo e i motivi di perplessità non sono pochi". Mons. Carrasco punta il dito contro il presunto «commercio di ovociti», i «congelatori di embrioni pieni» e «lo stato confusionale della procreazione assistita», che secondo il prelato sarebbe stato provocato non dalla legge 40 sulla fecondazione assistita ma dalla scoperta di Edward dato che questi "disattende tutte le problematiche di ordine etico e rimarca che l’uomo può essere ridotto da soggetto a oggetto".


Lucio Romano, copresidente dell'associazione d'ispirazione cattolica "Scienza & Vita": "Il progresso delle biotecnologie non significa sempre progresso etico" [...]  "in particolare pensiamo al congelamento degli embrioni e alla diagnosi genetica preimpianto, che comportano la soppressione di vite umane, selezionando gli embrioni ritenuti più idonei al trasferimento ed escludendo quelli non di qualità. Se è normale eseguire dei controlli prima di una gravidanza, con lo scopo di individuare eventuali malattie, perché in uno stato laico non dovrebbe essere normale avendo lo stesso obiettivo, la diagnosi preimpianto? Fermiamo il turismo riproduttivo e interveniamo prima delle sentenze dei tribunali".


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